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Perché è nata l’Associazione di protezione civile “Dental Team D.V.I. Italia”?

martedì 23 agosto 2016 - Dental Team D.V.I. Italia

Perché è diventato ormai necessario adeguare il nostro Paese alle più corrette procedure di identificazione dei cadaveri attraverso l’integrazione dell’autopsia orale e delle procedure e modulistica suggerite dall’Interpol. L’identificazione odontologico-forense è da sola in grado di raggiungere oltre il 70% della identificazione positiva dei “corpi senza nome” e delle vittime di un disastro e cioè in tutti quei casi in cui il cadavere non è più riconoscibile poiché sottoposto ai fenomeni di decomposizione, combustione e scheletrizzazione. Questo è riconosciuto da tutta la comunità scientifica internazionale e dagli operatori della medicina legale e delle scienze forensi.

Inoltre, in tutte le squadre identificative (DVI Team) dei vari Paesi del Mondo prevedono – oramai da molti anni – l’impiego di Odontoiatri oltre i membri permanenti della Polizia. Gli odontoiatri forniscono il loro contributo tecnico in caso di necessità e sono individuati dagli Istituti di Medicina Legale, dalle Forze Armate o dalla libera professione quali consulenti tecnici. Alcune agenzia di Polizia straniere reclutano odontoiatri nei ruoli tecnici, come accade per altre figure professionali della polizia scientifica. L’esigenza di impiegare l’odontologia forense anche quale strumento umanitario di tutela dei Diritti Umani, ha portato alla costituzione, nel 2015, sempre su stimolo e proposta di Emilio Nuzzolese, di un gruppo internazionale di esperti in odontologia forense chiamato Forensic Odontology for Human Rights, che annovera 33 esperti [dato aggiornato a luglio 2016] provenienti da 15 Paesi (Arabia Saudita, Australia, Canada, Croazia, Brasile, Francia, Hong Kong, India, Israele, Italia, Spagna, Svezia, Ungheria, Tailandia, USA).