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Persone scomparse e “corpi senza nome”

Commissario Persone Scomparse mercoledì 24 agosto 2016 - Dental Team D.V.I. Italia

L’istituzione del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse nel 2007 – tutt’oggi attivo –  ha permesso di censire il numero di scomparsi e di cadaveri non ancora identificati, ad oggi oltre 1800 [dato aggiornato al 2015]. L’analisi dei dati raccolti dal Commissario Straordinario permette di evidenziare due aspetti di grande rilievo sotto il profilo giuridico, tecnico e di rispetto dei diritti universali dell’uomo: il 65% delle denunce di persone scomparse in Italia (oltre 24mila) riguarda soggetti stranieri; più del 90% delle autopsie effettuate sui resti umani e cadaveri ritrovati fino al 2010 non hanno previsto un’autentica autopsia orale e raccolta di informazioni di natura dentale (odontogramma e radiologia dentale), poiché non è stato nominato un ausiliario odontoiatra esperto in odontologia forense. Tre considerazioni:

La prima

Molti cadaveri non identificati avrebbero potuto/dovuto essere sottoposti anche all’accertamento odontologico-forense, con la conseguenza che dovrebbero essere esumati per integrare gli accertamenti autoptici e giungere ad una identificazione positiva. Il rischio? un probabile ritardo nella identificazione a causa della mancanza delle informazioni di natura odontoiatrica rilevate attraverso l’ausiliario odontoiatra.

La seconda

considerazione: gli accertamenti autoptici e il processo identificativo sono due fasi distinti. Gli operatori coinvolti nei rilievi post mortem devono poter proseguire l’accertamento tecnico attraverso la comparazione con i dati post mortem raccolti dagli agenti della Polizia Giudiziaria, anche attraverso la raccolta mirata di informazioni mediche e odontoiatriche. Questo processo potrà richiedere un tempo indefinito, poiché sarà correlato alle indagini e alla raccolta anche tardiva di informazioni integrative ottenute dalle famiglie delle persone scomparse.

Terza

e ultima considerazione: il soggetto da identificare potrebbe essere, con elevata probabilità, una persona straniera, quale conseguenza dell’elevata mobilità delle persone per motivi di lavoro, studio o vacanza. Senza contare il fenomeno dei flussi migratori. Ne deriva che la raccolta delle informazioni raccolte durante l’autopsia a fini identificativi non potrà essere trascritta solo in un elaborato in italiano ma dovrà anche prevedere la registrazione dei dati in una modulistica compresa a livello internazionale, in lingua inglese, che utilizzi codici comprensibili e riconoscibili da tutte le agenzia di Polizia: la modulistica Interpol.

 

LINK ESTERNI

Penelope Associazione Nazionale delle Famiglie e degli Amici degli Scomparsi
Associazione Penelope Puglia
Chi l’ha visto?
The Lancet | Italy’s battle to identify dead migrants
Journal of Forensic Odontostomatology | Missing people, migrants, identification and Humand Rights (2012)